28-29 aprile, una liberazione “drammatica”

La liberazione dai nazifascisti è stata funestata nel nostro paese di Monteviale, all’indomani del 25 aprile, da una vicenda drammatica.

Il tutto venne preceduto, il 26 aprile 1945, dall’uccisione con colpi di arma da fuoco di  Spagola Attanasio, di Gaetano e Maddalena Francescato, classe 1923, nato ad Enego; già artigliere Alpino, Partigiano del Btg. “Ismene”, Brigata “Martiri della Val Leogra”. L’uccisione di Spagola si inserisce nel contesto degli scontri che alcuni reparti del Btg. Ismene, dislocati sui nostri colli, sostengono proprio nei giorni della ritirata tedesca.*

Le dinamiche dell’uccisione non sono chiare, ma che si tratti di esecuzione dimostrerebbe il fatto che lo stesso giorno sono catturati dai partigiani 10 tedeschi del presidio e cinque verranno fucilati , per ritorsione, in quella che allora si chiamava Piazza Marconi a Monteviale. Questo resterà uno degli episodi più drammatici e cruenti che hanno coinvolto e interessato il nostro paese

Tra il 28 e il 29 aprile infatti si commette a Monteviale uno dei crimini più drammatici di quei giorni: lasciamo spazio alle parole del cronistorico parrocchiale che ben raccontano i momenti angoscianti e la barbaria che portò all’inutile spargimento di sangue di quelli che, a guerra conclusa, non si potevano più considerare “nemici da odiare”.

CLICCA QUI 28-29 aprile 1945 Monteviale

 

*Fonti: Benito Gramola, Tino Marchetti, Maria Grazia Rigoni, “Tu che passi sosta e medita”. Monumenti, cippi e
lapidi della Resistenza sull’Altopiano, Ed. Quaderni della Resistenza n. 3, Vicenza, 2003, pag. 74; Giovanni
Bertacche, Terre False. La Resistenza tra Monteviale e Madonna delle Grazie, Ed. La Serenissima, Vicenza,
2010, pag. 58-64.

 

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