30 Ottobre 1921 – 30 Ottobre 2021 Il monumento della riconoscenza

30 ottobre 1921 inaugurazione del Monumento ai Caduti per la Patria 1915-1918

Tra il 1921 e il 1925 “La Domenica del Corriere” decise di dare pagina ad una rubrica intitolata “I monumenti della Riconoscenza“. In cinque anni, con particolare concentrazione tra il 1921 e il 1923, furono pubblicate quasi duemila fotografie dei monumenti che, quasi ogni comune d’Italia, fece innalzare per i propri Caduti. A pagina 11 de il n. 2 de “La Domenica del Corriere” del 1922 compare anche quello di Monteviale (!)

I Monumenti della Riconoscenza – tratti da “La Domenica del Corriere” n.2/1922 (Collezione Paola Groppo)

 

 

Monumento ai Caduti per la Patria 1915-1918

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il monumento è il protagonista anche dello scatto fotografico di cento anni fa che lo mostra nel momento dell’inaugurazione, domenica 30 ottobre 1921. Una grande folla lo circonda, quasi a volerlo toccare, ma in realtà i partecipanti sono collocati distintamente. Davanti al monumento ci sono le autorità: il parroco don Giuseppe Peserico assistito da Don Girolamo Fortuna, facilmente individuabili nella foto, davanti a loro ci sono il sindaco, conte Alessandro Zileri, e i consiglieri comunali (alcuni dei quali con figli o parenti Caduti in guerra). Alla loro destra c’è la rappresentanza militare e alle loro spalle tutta la folla degli ex combattenti, i paesani che hanno messo a disposizione per due mesi la loro manodopera riuniti nel “Comitato per la costruzione del monumento ai Caduti per la Patria”. Alcune donne sono posizionate ai margini, mentre la gran parte osserva nello spazio rialzato, che pochi anni dopo diventerà il “solaro”, accompagnate da bambini e bambine che, aggrappati alla rete di recinzione, osservano ascoltando la musica della “Banda di Creazzo”. Tra le donne, in alto, compaiono anche quattro signore vestite distintamente, tra di esse, la più alta probabilmente è la contezza Bianca Zileri, moglie del sindaco.

L’opera marmorea, realizzata in contemporanea allo spostamento e al restauro della Cappella Votiva rovinata dalla caduta dell’albero secolare, fu realizzata dallo scultore Egisto Caldana di Vicenza grazie ai fondi raccolti dal Comitato, integrati  da un contributo comunale.

Cartolina originale viaggiata 1921
(Collezione Groppo Paola)
Copertina de “L’Illustrazione Italiana” 6 novembre 1921

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La fatalità (o forse no, non lo sappiamo) volle che quella domenica 30 ottobre 1921 non fosse un giorno qualunque bensì un giorno che, insieme a quelli immediatamente precedenti e successivi, è rimasto nella storia italiana perché legato alla scelta, al viaggio e alla traslazione del Milite Ignoto. Quella domenica 30 ottobre 1921, il treno che trasportava la Salma del Caduto, avrebbe compiuto la seconda tappa del viaggio che da Aquileia avrebbe raggiunto Roma Termini la sera del 2 novembre. Il treno, arrivato a Venezia il 29 ottobre, sarebbe ripartito il 30 per fare brevi soste a Padova, Rovigo e Ferrara e fermarsi a Bologna per la sosta serale. Lungo il percorso, come rappresentato dalla foto de “L’ Illustrazione Italiana“, gli italiani gli tributarono gli onori.

Monumento al Milite Ignoto nel Tempio di S. Lorenzo di Vicenza

Purtroppo, il monumento inaugurato quel giorno a Monteviale non esiste più. Agli inizi degli anni settanta, la stele scomparve e il basamento residuo fu eliminato definitivamente nel 1975, quando la piazza fu allargata e venne edificato un nuovo monumento.

Inizi anni settanta…rimanevano solo il basamento e la fiamma

Ed è davanti al questo monumento che, a distanza di cento anni, i cittadini, riuniti in associazioni, – combattenti, alpini, fanti,… – con l’amministrazione comunale si ritrovano annualmente per commemorare i propri Caduti e quest’anno la nostra riconoscenza sarà rivolta anche al Milite Ignoto.