(PG) Facciamo un salto nel passato e torniamo a cento anni fa, nel 1924, quando a Monteviale…
Durante la riunione del Consiglio Comunale del 18 gennaio 1924 presieduta dal Sindaco Conte Alessandro Zileri si discusse della proposta per l’installazione dell’impianto telefonico presentata dalla Società Telefonica Alta Italia. Dal registro delle deliberazioni dell’epoca si legge “…(omissis) riconosciuta indispensabile la progettata opera che unirebbe il Comune alla città e paesi limitrofi, mentre attualmente Monteviale è segregato dal mondo mancando il telegrafo e persino l’ufficio postale…” Tutto il Consiglio, con voto unanime, accettò la proposta, che comportava una spesa di lire 1.500, mentre “…nessuna spesa sosterrà il Comune per il locale e personale poiché il Sig. Baruffato Giuseppe [papà di Domenico a cui è intitolata la piazzetta e gestore dell’omonima trattoria] s’impegna gratuitamente di provvedersi nel suo esercizio pubblico sito nella piazza municipale del comune.”
Solo successivamente, e precisamente il 29 marzo 1936, il Consiglio Comunale propose la sostituzione del servizio con un più moderno apparecchio a muro della Società Telefonica delle Tre Venezie [TELVE] e la contestuale sottoscrizione di un abbonamento telefonico che avrebbe consentito il collegamento con tutti gli altri abbonati di Vicenza ed un notevole risparmio sul costo delle singole “comunicazioni”.
Il 13 settembre 1946 si discusse in merito alla “Nuova convenzione per il posto telefonico pubblico”, premettendo che tra i comuni di Monteviale e Gambugliano da vent’anni esisteva un consorzio medico e di ostetricia, l’amministrazione riteneva di provvedere al collegamento dell’impianto del telefono di Gambugliano con il centralino di Monteviale “…allo scopo di assicurare un migliore servizio e per maggiore tranquillità dei suoi abitanti”. Però si rendeva necessaria la sostituzione del vecchio centralino con un nuovo centralino automatico, ma “…in considerazione dei maggiori vantaggi che dal nuovo impianto ne derivano oltre alla segretezza e celerità delle comunicazioni, delibera d’urgenza di stipulare con la T.E.L.V.E. la nuova convenzione”. A seguito di tali considerazioni si giunse alla decisione di realizzare l’opera. (dal libro “All’ombra dell’olmo).
Insegna che indicava i telefoni pubblici
Ed ecco che, probabilmente negli anni ’70 (?), a Monteviale viene installata la cabina telefonica pubblica.