Potrà sembrare curioso, ma cinquant’anni fa Monteviale ha “rischiato” di poter annoverare, tra gli sport praticati in paese, lo sci estivo … non si pensi ad un anticipo di glaciazione o a nevicate straordinarie (come sarà poi nel 1985), quanto invece ad una idea, proposta nientemeno che dall’alpinista e sciatore olimpico Gino Soldà all’amministrazione comunale del tempo, poi “purtroppo” non concretizzatasi. In realtà non si trattava dello sci di fondo o discesa, perlomeno come siamo abituati a conoscerlo, praticato nelle montagne in inverno o sui ghiacciai d’estate. Più semplicemente, l’intento consisteva nel realizzare una pista da sci artificiale, grazie a un telo sintetico, ideato dallo stesso Soldà in collaborazione con una ditta che produceva materiale plastico all’inizio degli anni ’60. L’idea, allora originale e per certi versi bizzarra, oggi viene adoperata regolarmente in molte località turistiche, per la gioia di piccoli e grandi, sia nella discesa con bob-gommoni appositi, che per lo sci oppure per l’esecuzione del salto dal trampolino (come nel paese trentino di Pellizzano, o come si può vedere dalle foto a fine pagina). Gino Soldà, nato a Valdagno ma residente a Recoaro Terme, è stato un alpinista, partigiano, imprenditore, atleta olimpico, guida alpina e maestro di sci italiano, e il suo nome è inscindibilmente legato alla spedizione italiana della conquista del K2 nel 1954, oltre all’aver fondato la Stazione di Soccorso Alpino Recoaro/Valdagno. Come scrivevamo sopra, pare curioso che una personalità come Soldà si sia interessato al nostro paese, eppure è tutto vero: nel 1969 inviò una lettera al Sindaco di allora, Piaserico, per chiedere un eventuale prezzo di favore, nel caso di una sua acquisizione di un appezzamento di terreno (di ben 6000 metri quadri, che il Comune aveva ricevuto dall’eredità Cibele in località False, vincolata proprio alla realizzazione della pista da sci artificiale. Il Soldà giustificava questa richiesta considerando le notevoli spese che doveva affrontare per realizzare il progetto. La questione venne affrontata anche in consiglio comunale, nel novembre del 1969, e i consiglieri diedero l’incarico al Sindaco e alla Giunta per procedere nelle eventuali trattative di acquisto del terreno, riconoscendo un possibile prezzo adeguato, vista la rilevanza sociale e turistica che ciò avrebbe comportato. Purtroppo, per motivi a noi ignoti, la trattativa non proseguì. Chissà cosa sarebbe potuto succedere…magari avremmo avuto, a Monteviale, la prima pista da sci artificiale del Veneto …
Video Istituto Luce sulla pista da sci artificiale progettata da Gino Soldà
Cosa poteva esserci a Monteviale!
Video storico su Gino Soldà, l’alpinismo e Recoaro