(PG) Nelle scorse settimane è arrivata la comunicazione che il nostro comune ha ricevuto il benestare per il proprio stemma.

Intanto, leggiamo il significato della parola secondo l’enciclopedia Treccani:
Stemma in araldica, il complesso di tutte quelle figure, pezze, smalti, partizioni, ornamenti esteriori raffigurati secondo determinate regole, che servono a contrassegnare persone o enti. Lo s. nasce come segno di riconoscimento (funzione primaria) e diventa, in seguito, segno di prestigio.[…] La parola, di uso esclusivamente italiano, è sinonimo di arma (che riconduce al concetto di armatura, usata dai cavalieri nel Medioevo, sulla quale venivano raffigurati gli s.) e di blasone, anticamente sinonimo di araldica.[…] Sull’origine degli s. le opinioni sono state per molto tempo discordanti, ma oggi è opinione comune che siano il risultato della fusione di tre elementi preesistenti: le insegne dei grandi feudatari, cioè le bandiere o i vessilli militari che venivano innalzati durante i combattimenti; gli emblemi sigillari delle grandi famiglie; lo scudo.
Secondo il Governo italiano, Ministero dell’Interno:
Lo stemma comunale è attualmente disciplinato dall’art. 6, comma 2, del T.U.O.E.L. n. 267/00, che demanda all’autonomia dell’ente e, quindi, allo statuto, la sua determinazione, con l’eventuale previsione di una specifica disciplina regolamentare per le modalità di utilizzazione dello stesso.

Secondo lo Statuto del comune di Monteviale:
Art. 4
Stemma e gonfalone
1. Il Comune ha lo stemma e il gonfalone riconosciuti ai sensi di legge, posseduti alla data di adozione del presente statuto.
2. Lo stemma del Comune di Monteviale è così descrivibile:
Uno scudo di tipo sannitico sormontato da una corona a merli ghibellini. Lo sfondo dello scudo è diviso orizzontalmente a metà, di colore giallo nella parte superiore e di colore rosso nella parte inferiore. Sullo scudo è rappresentato un olmo con chioma verde e tronco di colore marrone nascente dal centro del bordo inferiore. Il tronco è attraversato da una lista bianca svolazzante riportante la scritta “MONTEVIALE” in colore oro. In fregio allo scudo, a destra un ramoscello di quercia ed a sinistra di alloro, incrociati alla base e fasciati con un nastro blu.
3. Il gonfalone del Comune di Monteviale è così descrivibile: Drappo ornato di ricami d’oro con sfondo diviso equamente a metà verticale, in cui la metà di sinistra è di colore rosso e la metà di destra è gialla, e caricato dello stemma sopra descritto. Le parti di metallo ed i cordoni saranno dorati. L’asta verticale sarà ricoperta di velluto rosso, con bullette dorate poste a spirale. La freccia sarà semplice e sul lembo inciso il nome. Cravatta e nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d’oro.
4. L’uso e la riproduzione dello stemma per fini non istituzionali può essere autorizzato soltanto dove sussista un pubblico interesse.
Ma quali sono gli elementi che compongono le stemma comunale? (da www.governo.it)
Si distinguono vari elementi che compongono lo stemma. L’ordine corretto di raffigurazione, dall’alto in basso, è il seguente: corona – scudo – sostegni – contrassegni d’onore – motti.
-nel caso di province e di comuni insigniti del titolo di città, e di comuni, da una corona collocata al di sopra dello scudo stesso. Oltre ad essere elemento di completezza dell’emblema, la corona indica con la sua forma il grado di appartenenza dell’Ente. I Comuni invece devono utilizzare una corona formata da un cerchio aperto da quattro pusterle (tre visibili), con due cordonate a muro sui margini, sostenente una cinta, aperta da sedici porte (nove visibili), ciascuna sormontata da una merlatura a coda di rondine, il tutto d’argento e murato di nero.
Lo scudo obbligatoriamente adottato per la costruzione degli stemmi degli Enti destinatari di un provvedimento formale è quello detto “sannitico moderno”; cioè uno scudo rettangolare con gli angoli inferiori arrotondati. Tale scudo deve mantenere una proporzione di 7 moduli di larghezza per 9 moduli di altezza. E’ costituito da un “campo” o da più campi, sempre colorati “smaltati”, sui quali possono essere riportati, i più vari disegni. COLORI: I colori dei campi si chiamano “smalti”, e sono quattro: rosso, azzurro, verde e nero (poco usato è il color porpora). Altri due colori, il bianco e il giallo, sono chiamati “metalli”, e precisamente “argento” ed “oro”.
I sostegni sono gli oggetti (colonne, bandiere, alberi, etc.) che, posti esteriormente allo scudo, lo sorreggono. Si chiamano SUPPORTI quando sono costituiti da figure di animali, e TENENTI quando sono costituiti da figure umane. (non è il nostro caso)

I contrassegni, a sottolineare la dignità del comune stesso, sono due rami: uno d’alloro (simbolo di gloria) e uno di quercia (simbolo di forza, in senso sia fisico sia morale).
Il motto è una breve frase, solitamente in latino, scritta in caratteri romani, posta entro una lista bifida e svolazzante, collocata, come ornamento, in fascia sotto lo scudo e, talvolta, dentro di esso. Come nel nostro caso “IN VETERIS ULMI UMBRA” ovvero “all’ombra di un vecchio olmo”.

In araldica l’olmo è simbolo di amicizia, protezione, sostegno e amore coniugale o amore fraterno. Il simbolismo deriva dal suo uso, sin dai tempi più antichi, come sostegno per la vite, in quanto non sfrutta la terra del nutrimento ad essa necessario.
Una curiosità: ci sono altri quattro comuni italiani che hanno l’olmo nel loro stemma e… nel loro nome.
