Tarcisio Bellò torna a Monteviale, questa volta non nella veste di bibliotecario, ma da promotore di un’escursione tra le nostre colline.
Lo fa anche in qualità di presidente dell’Associazione “Montagne e Solidarietà” che, tra i progetti, ha quello del recupero di “ uno o più percorsi storici della montagna vicentina e veneta per restituirne la memoria ai futuri appassionati.” per contribuire alla realizzazione del quale “ il gruppo ESU [Escursioni Storiche Umanitarie] organizza, da gennaio a dicembre di ogni anno, una serie di escursioni [una trentina]“.
Il progetto alla base delle attività associative, lo dice il nome, è la solidarietà : “L’Associazione opera nel settore della cooperazione allo sviluppo. In particolare, agisce in favore degli abitanti in territori montani in condizioni sociali, economiche, sanitarie precarie o difficoltose attuando una pratica e fattiva solidarietà fra genti di montagna.[…] il primo progetto è la costruzione di un rifugio in un villaggio dell’Hindukush in Pakistan, ovvero il Cristina Castagna Community Climbing Center, per ospitare turisti, escursionisti e alpinisti, offrire servizi comunitari e una prospettiva di sviluppo alla comunità locale.”
Tarcisio ha ricevuto l’ Onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana dal Presidente Sergio Mattarella, proprio per queste attività di solidarietà internazionale.
Con determinazione l’associazione, proprio lo scorso agosto, ha raggiunto l’obiettivo-sogno di costruire il centro intitolato all’alpinista vicentina, Cristina Castagna, scomparsa nel 2009.
10 AGOSTO 2024 INAUGURAZIONE CRISTINA CASTAGNA CENTER (youtube.com)
Tarcisio è una persona autentica ed entusiasta. Come la montagna è incapace di mostrarsi con maschere che non corrispondono al vero. Ognuna delle circa 400 pagine de “Il coraggio dei sogni. Una cordata solidale per l’Hindu Kush” (Hoepli, 2021) racconta questa storia. Parla di una passione smisurata per quelle montagne dove il fiato si fa corto e il cielo sembra più vicino, racconta di incontri con la popolazione locale, dialoga attorno alle loro tradizioni e approfondisce le condizioni di vita che spesso ci fanno abbassare lo sguardo, come se non volessimo sapere. C’è tanto altruismo sincero in queste pagine di alpinismo, c’è il racconto di come i sogni cambino nel tempo e con l’esperienza. Una decina di anni fa Tarcisio, con i suoi amici vicentini, realizza nel “suo” Hindu Kush un acquedotto per dare acqua pulita e sicura al villaggio di Ghotolti. Qualche tempo dopo costruisce un ponte con cui unire le sponde di un fiume selvaggio, un messaggio di unione tra genti, ma soprattutto un’opera pratica per dare una mano alla popolazione. Anni dopo, con la scomparsa della giovane alpinista vicentina Cristina Castagna, immagina l’omonimo centro che in breve diventa terreno di aggregazione per i giovani, luogo di istruzione che oggi vede il sostegno anche degli eredi di Daniele Nardi, grande amico di Tarcisio. (Gian Luca Gasca www.montagna.tv)
L’instancabile Tarcisio vive e racconta la montagna anche come autore :
Non vediamo l’ora di accompagnare il gruppo e Tarcisio nel percorso che ha tracciato a Monteviale, sarà un’occasione per farci raccontare anche qualcuna delle sue “storie”.