La sagra di Monteviale – radici lontane –

(PG) Questo bellissimo e raro scatto – ringraziamo chi ce lo ha consegnato – mostra la parte estrema della piazza del paese occupata dalla giostra a seggiolini, più nota come calcinculo o catene.

Mentre una parte del pubblico e dei passanti è intenta ad osservare il divertimento provocato dal giro della giostra, altri osservano lo sconosciuto fotografo.

Purtroppo la fotografia non riporta la data ma, osservando alcuni elementi architettonici e l’abbigliamento, probabilmente si tratta dei primi anni del secondo dopoguerra.

Qualcuno si affaccia alla finestra di un’edificio che oggi non esiste più. Sulla sinistra è visibile l’edicola ricostruita.

Naturalmente, la presenza della giostra fa supporre che fosse il periodo della sagra.

Alcuni compaesani, che erano bambini in quegli anni, riferiscono alcune memorie:

“…quando Monteviale faceva parte del comune di Gambugliano, la sagra paesana veniva festeggiata il lunedì dell’Angelo. Questa ricorrenza rimase anche dopo il ritorno del comune autonomo di Monteviale. Ad un certo punto – non ci è dato sapere esattamente quando – a Monteviale si decise di spostare la sagra paesana otto giorni dopo Pasqua, all’Ottava. In tempi più recenti anche Gambugliano spostò la sagra a giugno, alla ricorrenza dei patroni SS Vito e Modesto, perché in primavera il mal tempo spesso creava problemi organizzativi.”

Effettivamente, nell’Annuario Generale della provincia di Vicenza degli anni 1937-1938, a Gambugliano è segnalata la sagra “al primo lunedì dopo Pasqua” che darebbe valore alle memorie raccolte.

1937-1938 Annuario Generale della Provincia di Vicenza

La festività civile del Lunedì dell’Angelo, che noi chiamiamo Pasquetta, fu istituita dopo la seconda guerra mondiale.

La parola sagra deriva da sacra/sacro in quanto indicava un’antica festa-celebrazione religiosa indetta in occasione della consacrazione di una chiesa, di un altare, di un’immagine sacra appunto. La sagra assunse un più ampio significato nel momento in cui alla festa solenne (come quella dedicata al patrono) si aggiunse il mercato, la fiera o i festeggiamenti magari legati alla raccolta di qualche prodotto agricolo. Nel nostro caso, da almeno cinquant’anni, si usa cucinare la prelibata porchetta e le gustose luganeghe.

Le giostrine in piazza Libertà (Foto dal libro “All’ombra dell’olmo”)

E’ indubbio che da sempre la sagra paesana è un momento di socialità importante per una piccola comunità di paese: momento molto atteso anche per incontrare amici e parenti diventava occasione di nuove conoscenze e giovialità accompagnate da tanto buon cibo e musica.

La spensieratezza che accompagna questi momenti ha reso i ricordi indelebili per molti bambini: vi va di raccontarceli?

1940 Cattani Sergio, Cattani Esterino, Cecchetto Gile