In questi ultimi anni ha fatto molto scalpore l’inquinamento delle falde acquifere da parte della ditta Miteni, la fabbrica che si trova a Trissino. Criticata per l’inquinamento delle falde da sostanze perfluoroalchiliche (Pfas) ha chiuso i battenti nell’ottobre 2018. Il caso, venuto alla luce del 2013, ha interessato una sessantina di Comuni nelle province di Vicenza, Verona e Padova, e probabilmente è in corso da decenni dato che la principale fonte sospettata è proprio l’impianto della Miteni, entrato in attività nel 1964 e specializzato nella produzione di molecole fluorurate per la farmaceutica, l’agricoltura e l’industria tecnica. Non tutti però sanno che è la stessa azienda che, nel 1976-’77, con una diversa ragione sociale (allora Ri.Mar, Ricerche Marzotto) fu all’origine dell’inquinamento della falda ad opera di altri composti fluorurati (inquinamento da benzotrifluoruri – BTF) che interessò i comuni di Montecchio, Creazzo, Sovizzo Altavilla e … Monteviale. I comuni furono costretti all’abbandono delle loro fonti di approvvigionamento idrico per l’acqua potabile. Molti ricordano ancora le autobotti dell’esercito in Piazza Libertà per approvvigionare di acqua potabile il paese. Una vicenda critica, che a distanza di tanti anni si è riproposta, in Comuni limitrofi al nostro.