Scrivendo al mio Adriano

Nel 1910 Maria Anna (Marianna) Chilesotti-Cibele, mamma del “nostro” Adriano, consegna alle stampe la raccolta di poesie intitolata “Versi” con Lettera di Antonio Fogazzaro.

Leopoldo Lioy, nel firmare la recensione che compare ne La Provincia di Vicenza, scrive ” […] quello che ci presenta in elegante veste tipografica la nostra colta e geniale concittadina, più che un libro di bei versi può dirsi un gentile e sentito quaderno di care impressioni familiari, di semplici accenni affettuosi, di rinnovate memorie lontane e recenti, di delicate sfumature d’amore […]. 

Molte, infatti, sono le poesie dedicate ai componenti della sua cara famiglia.

Ma che sorpresa scoprire che l’antefatto, che ha originato la raccolta e la successiva stampa, ha avuto luogo proprio a Monteviale! Ed molto intenso il “quadretto familiare” che la Chilesotti  lascia nel libro: “[…] Torno ad un lontano indimenticato ricordo. Eravamo nella primavera del 1895 a Monteviale. I miei figlioli ancora fanciulli, correndo beati per le vigne, tra boschi, né prati vivevano dall’alba a sera la sana vita libera dé campi. Io lavoravo sola. Una mattina rientra a casa il mio Francesco, e, meravigliato di trovarmi in quella insolita quiete: – Mamma, mi dice, quando tu sarai morta nessuno saprà distinguere su questi lavori, i punti della tua mano. Nessuno li ricorderà che se invece tu volessi copiare in un bel libro tutti i tuoi versi io ne sarei beato e orgoglioso. Sarebbe ancora la voce della Mamma mia. – e con maggiore emozione che non si potesse supporre in quella serena età di festosa spensieratezza, mi baciò e mi guardò con espressione di preghiera. Colpita dalla inaspettata, precoce riflessione, riposi subito l’ago, e, cercando di ricordare, cominciai a segnare, per la prima volta, sopra un umile quaderno qualcuna delle mie poesie. […]

I fanciulli sono i fratelli Jacopo (1883), Francesco (1885) e Adriano (1887). All’epoca, gli altri figli, ovvero le sorelle Anita e Maria e il primogenito Nicolò, sono già adulti.

Three Boys di Harold Harvey, 1904 – foto dal web –

 

Riusciamo ad immaginare l’ Adriano-bambino che a otto anni, correndo tra i campi di Monteviale, comincia ad amare questi luoghi?

Quel bambino, il più giovane della famiglia, a cui la mamma dedica nostalgicamente questa lirica:

 

(testi a cura di Paola Groppo)