Il 15 agosto si festeggia l’Assunzione al Cielo di Maria. Secondo la dottrina della Chiesa Cattolica, per essere stata la Madre di Gesù, Figlio Unigenito di Dio, Maria fu risuscitata da Dio per la vita eterna. Maria fu la prima, dopo Cristo, a sperimentare la risurrezione ed è anticipazione della risurrezione della carne che per tutti gli altri uomini avverrà dopo il Giudizio finale. Fu Papa Pio XII°, il 1° novembre del 1950 a proclamare dogma di fede l’Assunzione di Maria.
La nostra Chiesa parrocchiale di Monteviale è proprio dedicata a SANTA MARIA ASSUNTA, e quindi il 15 agosto è festa patronale. Il “giorno dei Santi” o “festa Patronale” nella sua origine voleva essere un giorno di grande festa di tutta la comunità, nella quale si cessava dalle attività lavorative per lasciare spazio a momenti di vita spirituale, familiare e sociale. Al centro delle Festa ovviamente c’è la santa Messa e in molti paesi la processione in onore del Santo o Santi Patroni. Tradizionalmente era anche momento di socializzazione attraverso manifestazioni folkloristiche e giochi popolari, che fino a pochi decenni fa caratterizzavano anche la nostra comunità di Monteviale (poi la “sagra” fu spostata alla prima domenica dopo Pasqua, anche a seguito dei cambiamenti dei costumi, legati alle vacanze di molti nel mese di agosto). Era dunque una manifestazione di grande valore sia spirituale che umano. Come festa rispondeva al desiderio e alla necessità vitale dell’uomo di dare spazio alla spiritualità e alla socialità, attraverso manifestazioni di gioia e di giubilo, interrompendo la monotonia del quotidiano e della preoccupazione del guadagno.
E non a caso, tra le opere d’arte più belle e significative della Chiesa, va sicuramente annoverata la pregevole pala dell’Assunta, opera di Giovanni Siciliano risalente alla prima metà del sec. XVI. L’opera, un dipinto olio su tela, costata “45 ducali” di allora, portava il titolo di “Assunzione della gloriosa Madre Vergine Maria, vede al centro la Madonna assunta in cielo, attorniata da angeli e ai suoi piedi gli Apostoli. Tra gli aneddoti, da citare la richiesta dell’artista che pose come condizione di poter esporre il dipinto, prima che fosse portato a Monteviale, per otto giorni nel Duomo di Vicenza. L’opera è stata restaurata nel 2003 dal sig. Raffaello Peotta di Grancona.