Il geometra e il coleottero

(PG) Ancora una volta vogliamo porre l’accento sul fatto che il nostro paese rappresenta un tesoro ambientale naturalistico da apprezzare, conservare e valorizzare. C’è tanto da scoprire e con questa pagina vogliamo darne un esempio.

 

2724 V Vi Rifugio con camini di Monte Cucco Rilievo: Club Speleologico Proteo Vicenza 12.3.1985. Sul versante settentrionale del M. Cucco, ai piedi del colle poco sopra la carrareccia che lo costeggia, si apre una galleria artificiale realizzata, durante la seconda guerra mondiale, come rifugio contro i bombardamenti aerei. La galleria, a sezione pressoché quadrata con circa 2 m di lato, procede in linea retta per una dozzina di metri per poi bruscamente girare a destra a formare una cameretta salva schegge lunga 3 m. Lungo il suo percorso intercettate due piccole cavità naturali: la prima, a 7 m dall’ingresso, si presenta come un camino a sezione ellissoidale alto 4 m, la seconda è ancora un camino ma più ampio e articolato che si sviluppa verso l’alto ancora per 4 m. La grotta è importante per la sua fauna sotterranea. Ricerche condotte nel 1985 dal Club Speleologico Proteo di Vicenza, infatti, hanno permesso di accertare la presenza di un coleottero cavernicolo Lessiniella trevisioli Pavan, precedentemente ritenuto esclusivo delle grotte di Priabona (Monte di Malo) e, in particolare, del Buso della Rana (PIVA, 1993) [dal libro “La Geologia di Monteviale e le miniere di lignite” Paolo Mietto 2006]

 

2019 foto di Dino Caliaro
2019 foto di Dino Caliaro
2019 foto di Dino Caliaro

 

GASTONE TREVISIOL (www.gruppotrevisiol.org)

foto da www.gruppotrevisiol.org

Nato a Treviso 29-05-1909, nel 1929 si diploma come geometra manifestando una predisposizione naturale per il disegno e la topografia.
Nel 1933 tutta la famiglia si trasferisce a Vicenza e Gastone viene assunto come geometra presso il Genio Civile con la qualifica di Ufficiale Idraulico.
La sua passione per la speleologia lo porta a fondare il Gruppo Grotte all’interno della Unione Vicentina Escursionisti, poi confluito nella sezione del Cai di Vicenza nel 1935.
Nel 1933-34 partecipa alla esplorazioni del Buso della Rana e a lui si deve il primo rilievo del Ramo Principale. Esplorazioni successive porteranno il sistema Rana-Pissatela ad uno sviluppo di 40 Km.
Applica una procedura scientifica alla esplorazione delle cavità, come suggerito dall’Istituto Italiano di Speleologia di Postumia: prima un rilievo topografico, quindi una descrizione morfologica correlata da documentazione fotografica. E ancora informazioni di geologia e paleontologia e ricerche faunistiche, che portano ad un quadro completo della cavità. L’interesse per la biospeleologia lo porta alla scoperta di un nuovo coleottero che viene chiamato Lessinella Trevisiol Pavan, [ Pavan la descrisse nel 1941 QUI Mitteilungen der Münchner Entomologischen Gesellschaft : Münchner Entomologische Gesellschaft : Free Download, Borrow, and Streaming : Internet Archive] catturato nell’Androne Terminale del Buso della Rana nel dicembre del 1938. Esperto fotografo sviluppa e stampa in proprio le foto, molte delle quali sono ancora oggi patrimonio dell’archivio del Gruppo Grotte del Cai di Vicenza a lui intitolato. Sono 315 le schede catastali di cavità del vicentino che invia all’Istituto di Postumia durante un decennio di attività.
Scrive numerosissimi articoli di speleologia sul Bollettino della sez. del CAI e sul quotidiano locale Vedetta Fascista, che poi diventerà il Giornale di Vicenza.
La speleologia lo porta naturalmente ad interessarsi della paletnologia e le notizie che gli giungono di ritrovamenti preistorici a sud di Vicenza, nell’area del lago di Fimon, lo spingono a
dedicarsi interamente al recupero di emergenza di reperti paletnologici affiorati durante lo sfruttamento dei depositi di torba. Nella lettera alla Sovraintendenza del 23-3-43
segnala la scoperta dell’area insediativa paleolitica denominata Molino Casarotto. La sua nomina a Ispettore Onorario di Archeologia per il territorio di Vicenza gli dà modo di presentarsi in veste ufficiale ai proprietari dei terreni dove vengono rinvenuti i reperti, e di tutelarne la raccolta.
Tra i reperti più significativi sono da citare almeno 3 canoe monossili rinvenute nel 1943 ed una nel 1944.
Tutti i reperti rinvenuti vengono consegnati al Museo Civico di Vicenza ma una parte verrà distrutta dal bombardamento sulla città del marzo 1945, mentre altra ancora verrà dispersa durante il successivo trasferimento del Museo Civico da Palazzo Chiericati alla sede attuale dei Chiostri di S. Corona sempre a Vicenza.
Scompare il 18-11-1944 vittima di un pesante bombardamento alleato sulla città. [Nota: nella stesso evento periranno anche tre nativi di Monteviale: Francesco Andriolo-Rino Pezzo e Benvenuto Vidale]
Nel 1955 il Gruppo Grotte della sezione del CAI di Vicenza viene ricostituito e viene dedicato alla sua memoria.
Al lui viene dedicato un grande ramo del Buso della Rana, il Ramo Trevisiol.

foto tratta da www.busodellarana.it

 

foto tratta da gruppotrevisiol.org

 

Lapide in memoria dei Caduti nel bombardamento del 18.11.1944 compaiono i nomi di Vidale Benvenuto e di Gastone Trevisiol (foto Paola Groppo)

 

Indichiamo QUI Menù – Biospeleologia (google.com)

il link per accedere alla sezione Biospeleologia del Club speleologico Proteo che tratta la storia di questa disciplina dalla sua nascita nel territorio vicentino.

Suggeriamo anche di approfondire la conoscenza del Prof. Mario Pavan QUI Biografia Mario Pavan (unipv.it)