Bambini robusti grazie alla Glaxo: curiosità

Da “La Domenica del Corriere” 1929 n.23

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

RISULTATO MERAVIGLIOSO!

Sento il dovere di esprimere a Glaxo tutta la mia gratitudine. Ho allevato il mio bambino dalla nascita al 10° mese con solo Glaxoed il risultato ottenuto è stato veramente meraviglioso. Egli non ha mai sofferto il minimo disturbo. Ora ha poco più di 12 mesi e pesa kg 13.500: è la meraviglia di quanti lo vedono. Dev. (devota) Mina Cegalin – Monteviale  Vicenza –

Glaxo CRESCE BAMBINI ROBUSTI

 

(PG) Desta curiosità leggere questa breve comunicazione sottoscritta da una compaesana nel lontano 1929, ma certo non desta stupore il fatto che una madre esprima gratitudine per la salute del proprio bambino. Nel 1929 – gli abitanti in paese erano poco più di un migliaio – sotto il profilo medico, c’era ancora di che preoccuparsi per salvaguardare la salute dei propri figli da malattie e malnutrizione, soprattutto nei primi anni di vita. Un grande aiuto era stato già fornito dalla chimica farmaceutica attraverso la produzione delle farine lattee per il consumo dei neonati che non potevano essere allattati al seno (es. Henry Nestlé nel 1867). Si può immaginare che in paese fosse, comunque, più usato il ricorso delle balie da latte. Cionondimeno, sembra che qualcuno facesse uso dell’ Alimento Glaxo…

Anni ’30 pubblicità del latte in polvere Glaxo
Pubblicità 1932 da “La domenica del Corriere”

1932 – Verona Viene fondata a Verona la Società Anonima Italiana Nathan Bompiani, con sede in via Filopanti. Commercializza prodotti nutraceutici provenienti dal Regno Unito, tra cui Ostelin, vitamina D, Calci Ostelin, calcio vitaminizzato e Glaxo, un latte in polvere arricchito con ferro e vitamina D.

1932 sede Glaxo Italia a Verona (foto da www.gsk.com/it)

(da www.lafarmaciadepoca.it) Sì, se negli anni Venti volevate dei bambini belli come quelli dei Savoia, l’alimento Glaxo era ciò che avrebbe fatto per voi!
L’Alimento Glaxo era prodotto dall’omonimo stabilimento neozelandese, in quel di Bunnythorpe, cittadina della regione di Manawatu-Wanganui, da cui poi si espanse in tutto il mondo, a suon di “Glaxo builds bonnie babies”. Sicuramente il nome del prodotto è particolare, infatti Glaxo non vuole significare nulla e non deriva da vocaboli già esistenti, si tratta solo del primo nome disponibile che fu possibile registrare. Quel prodotto che nel 1906 sarebbe stato battezzato “Alimento Glaxo”, era già sul mercato da almeno una decina d’anni, ma complice il suo nome commerciale “Defiance” ovvero “Provocazione”, non riusciva a vendere molto.  A questo punto, Joseph Nathan, l’ideatore del prodotto, provò con “Lacto”, ma non era possibile registrarlo a causa della sua somiglianza con altri nomi commerciali, e alla fine si ridusse ad inventare da zero un nuovo marchio, nella speranza che fosse di successo:  fortunatamente per lui fu così e l’Alimento si diffuse in ogni parte del Mondo. In Italia l’Alimento Glaxo arrivò a metà degli anni Venti, e nel 1932 la Glaxo aprì in Italia uno stabilimento di produzione nel veronese, che riuscì a resistere al periodo fascista e alla Seconda Guerra Mondiale.
L’Alimento Glaxo altro non era che una farina lattea particolarmente “robusta” sulle 600 calorie per 100 grammi, che poteva essere impiegata già dalla prima settimana di vita.
Da notare, infatti, è la concezione di svezzamento in vigore nella prima metà del Novecento: mentre al giorno d’oggi viene raccomandato alle madri di allattare al seno il più possibile, all’epoca un pediatra avrebbe consigliato di interrompere l’allattamento al seno in favore di una farina lattea ed avrebbe iniziato a svezzare già all’età di tre mesi.
So che le mamme apprensive che a volte mi leggono troveranno “inconcepibilmente inaccettabile” quanto scritto sopra, ma occorre tenere conto che nella prima metà del Novecento la situazione era ben diversa. Prima di tutto occorre considerare che non esistevano omogenizzati e pappine varie già pronte: prima il bimbo si sarebbe abituato alla polenta, meglio sarebbe stato per tutta la famiglia, in quanto soprattutto nelle fasce di popolazione più povere, le stesse madri potevano manifestare denutrizione e patologie correlate, tra cui una diminuzione della produzione di latte. In un periodo storico che non conosceva ancora gli antibiotici e ancora meno gli antimicotici, le farine lattee erano uno degli alimenti più puliti e sterili mai concepibili da mente umana: con l’allattamento al seno spesso potevano verificarsi casi di infezione da patogeni della pelle come la candida o “mughetto” che avrebbero potuto minare la salute del neonato.

 

Per chi avesse voglia di approfondire l’argomento e conoscere alcune vicende che portarono alla costituzione dell’oggi multinazionale GSK – GlaxoSmithKline (tutti conosciamo l’imponente fabbricato di Verona), può leggere la biografia di Joseph Nathan.

NZEDGE Legends — Joseph Nathan, Merchant & Entrepreneur — Originatori

Joseph Edward Nathan fondatore della società Glaxo (foto da www.nzedge.com)