Chiudi gli occhi e torna molto tempo indietro.
Immagina di arrivare a Villa Zileri…siamo nella metà del Seicento e sei invitato dal conte Alfonso Loschi nella sua tenuta di Biron.
Il tuo nobile amico ti accoglie al tramonto e subito ti porta nel locale più prezioso della sua dimora. Alle pareti e al soffitto incrostazioni di conchiglie disegnano fantasiosi motivi geometrici e floreali, delineano cornici e creano figure fantastiche di volti mostruosi, impreziositi da gusci di tartaruga, sfere di cristallo colorate e coralli fossili, intrecciati in una continua decorazione colma di colore.
Il tutto tremola alla luce di tante candele che ad arte illuminano o nascondono i particolari di questa magia.
Cornici di conchiglie circondano ampi affreschi che rappresentano episodi della mitologia classica. L’impressione che ne hai è di trovarti in un suggestivo ambiente fantastico, sospeso tra una dimensione acquatica e l’esuberanza rigogliosa e inondante della natura.
Ora con la fantasia di nuovo fai un salto nel tempo, ma non tornare nel presente: fermati con Drusilla Dal Verme Loschi, nel parco romantico che la Nobil Dama ha appena commissionato all’architetto Caregaro Negrin, suo carissimo amico. Siamo a metà Ottocento. La corte e il giardino, che caratterizzavano l’esterno della Villa fino a quel momento, sono trasformati in un sinuoso snodarsi di viali e vialetti, radure a prato, boschetti e gruppi arborei, arricchiti da corsi d’acqua. Il tuo sguardo si apre anche verso l’esterno del parco, proseguendo idealmente nella campagna circostante, dove la presenza di specie arboree monumentali collocate ad arte, ti danno l’illusione di una continuità sino al fondale ultimo dei Colli Berici.
Ti senti accompagnato in un’esperienza e guidato in un susseguirsi di emozioni tra scenari perfettamente naturali scoperti ad ogni svolta e con la sorpresa di poter ammirare piante esotiche in rari e studiati accostamenti cromatici.
Ora riapri gli occhi e torna nel presente … questo Parco, questa Grotta, questa magia sono qui, conservate e protette a Villa Zileri e tu ancora oggi puoi vivere questa esperienza.
(Testo di Alberto Motterle)