Il Comune di Monteviale è presente fin dal 1200. Il castello che sorgeva sul colle, ampliato e rafforzato, diventò importante sulla scena politica vicentina con l’avvento di Ezzelino e fu di conseguenza assai presto coinvolto nelle feroci lotte tra la Lega dei Comuni e Federico II con il quale era alleato il tiranno.
Nel 1240, i Vicentini, guidati dal Potestà e luogotenente di Ezzelino, Tobaldo Francigena, attaccarono improvvisamente il castello di Monteviale, lo presero e lo rasero al suolo; da tempo la fortificazione si era ribellata a Vicenza ed era difesa da un gruppo di fuoriusciti che vi si erano asserragliati per contrastare i soprusi di Ezzelino. Dopo quell’epoca del castello di Monteviale rimasero solo le rovine. Ancora oggi sorge nel luogo la via Castello.
Monteviale viene citato nei libri storici tra i luoghi in cui si combatté la guerra tra la Repubblica Veneta e la Lega dei Cambrai.
La popolazione fu decimata dalla peste del 1424 e del 1630. Nel 1631 i cittadini di Monteviale, per impetrare la fine della tremenda pestilenza, dedicavano alla Madonna della salute una cappellina votiva che, abbattuta nel 1920 dalla caduta dell’enorme olmo che la sovrastava, fu ricostruita l’anno dopo nel luogo e nella forma che possiamo ammirare attualmente.
Monteviale fu sempre sede di Comune, eccetto il periodo in cui, per prudenza e a tutela del paese, la sede fu trasportata a Gambugliano nel 1811, quando le armate napoleoniche facevano continue requisizioni di bestiame e di quanto era loro necessario per la guerra. A Gambugliano vi rimase fino al 1906, anno in cui la sede del Comune fu riportata a Monteviale che divenne comune autonomo. Grazie alla Legge Speciale n. 143 del 1906, fu ufficializzata la divisione amministrativa tra i due Comuni, e il Comune di Monteviale riprese operatività dal 1° gennaio 1907.
I testi reperiti presso l’archivio parrocchiale elogiano le ricchezze del territorio di Monteviale della sua fertile campagna irrigua e delle colline ricche di vigneti e boschi. Altra risorsa erano le miniere di lignite e di carbone, con molti fossili del periodo in cui il mare ricopriva questa terre. Nel museo di storia naturale di Verona è ancora oggi esposto tra i fossili, un coccodrillo “Monte vialensis”.