Dopo la fine della Grande Guerra anche a Monteviale si costituì un Circolo di ex combattenti che si fece promotore della costruzione di un monumento a ricordo dei compagni caduti. A tale iniziativa si unirono anche gli abitanti del paese e l’argomento fu portato in Consiglio Comunale che lo discusse quale primo oggetto durante la deliberazione numero 7 del 16 agosto 1920 . Nell’occasione fu deciso di provvedere all’acquisto di 155 metri quadri di terreno di proprietà di Vittorio Dani con lo scopo di allargare la pubblica piazza e di costruire il monumento.
L’opera venne realizzata ed inaugurata solennemente alla presenza delle autorità, degli ex combattenti riuniti nel Circolo, dei residenti tutti e con la partecipazione della banda musicale di Creazzo il 30 ottobre 1921. Dai registri comunali si riesce a capire che alla data del 5 ottobre 1922 venne trattata la spesa per la costruzione di detto monumento, spesa pari a lire 25.088,80 solo in parte sostenuta dal Comune in quanto sembra che la cifra di lire 13.468,95 “…venne coperta con offerta (gratuita) di denaro dal popolo …che un certo senso di patriottismo volle con tanta liberalità concorrere nella spesa per uno scopo tanto nobile” . Il monumento originale era costituito da un basamento sormontato da un’alta stele di pietra, sulla cui sommità faceva sfoggio un braciere sul quale s’innalzava una fiamma perenne. Era contornato da quattro bombe poste agli angoli e chiuso ai quattro lati da una cancellata, e dovette subire delle riparazioni già nel corso del 1925 a cui provvide direttamente il Comune in quanto “…aveva avuto in consegna il monumento e doveva conservare il pietoso omaggio ai gloriosi suoi figli caduti in guerra” . L’onore di ricordare i nostri caduti fu affidato ai componenti del Circolo, reduci sopravvissuti ai cruenti assalti alla baionetta, ai gas asfissianti e al logoramento della guerra di trincea, i cosiddetti “Cavalieri dell’Ordine di Vittorio Veneto” e “Ragazzi del 1899” che, chiamati alle armi giovanissimi nel 1917 e inviati a fronteggiare l’avanzata austriaca del Piave, scrissero una pagina indelebile della storia italiana. Qualche anno dopo, il Regio Decreto 1371 del 24 giugno 1923 eresse ad ente morale il Circolo dei Reduci che divenne ufficialmente Associazione Nazionale Combattenti e Reduci che si proponeva di assistere i reduci dell’ultima guerra nazionale. Tale Associazione esiste tuttora in paese come in tutta Italia, anche se i rappresentanti della prima ora hanno raggiunto i loro compagni di battaglia. Dopo il secondo conflitto, tale Associazione riunì anche i combattenti della Seconda Guerra Mondiale e il monumento assunse un’importanza commemorativa più ampia a memoria dei caduti delle due guerre che sono annualmente ricordati in occasione delle due ricorrenze del 4 novembre e 25 aprile. Durante il secondo conflitto, la ringhiera fu asportata e il 12 maggio 1950 il Consiglio comunale prese atto della necessità di ridare decoro al monumento commissionando la costruzione della nuova ringhiera a Giordano Novello. In quell’occasione, il consigliere Cav. Adriano Cibele mise a disposizione 20.000 lire per sostenere parte della spesa. Purtroppo l’inesorabile avanzare degli anni, incise particolarmente sulla struttura del monumento che, verso la fine degli anni ’60 era già sprovvisto della stele, probabilmente eliminata a causa della sua instabilità, lasciando solamente il troncone del basamento.
Proprio in considerazione di ciò, e del fatto che la sua ubicazione intralciava il traffico stradale, fin dal 1967 furono studiati dei progetti per erigere un nuovo monumento, ma per varie difficoltà si dovette attendere i primi anni ’70 per la definizione della sua costruzione. Il monumento, ormai ridotto ad un “moncone”, fu definitivamente smantellato nel corso del 1970 e di esso, purtroppo, non venne conservato nulla. Per una decisione in merito si dovette attendere il 1974 quando l’Amministrazione comunale, con il largo consenso dei cittadini e delle categorie associative interessate, approvò il progetto del nuovo monumento. Questa nuova opera, ideata dal Geom. Gabbiani dell’Ufficio Tecnico Comunale, e confermata dalla locale sezione dei combattenti e reduci, s’innalza nella sua parte centrale ove è stata collocata una fontana, la cui acqua scende dall’ampia voluta e si espande a rivoli dalla gradinata della vasca di raccolta per ripetere di continuo il suo ciclo. A destra trova spazio la lapide con i nomi dei caduti e a sinistra l’asta per la bandiera; il tutto è chiuso da un basamento che separa la zona monumentale e la Piazza.
L’inaugurazione ufficiale avvenne il 25 maggio del 1975 alla presenza delle Autorità, dei combattenti e dei cittadini del paese riunitisi per onorare il ricordo dei caduti.