Api e farfalle al Biron nel XIX secolo

Il valore naturalistico del Biron è ben noto, e questa immagine gli rende onore.

E’ molto interessante leggere le parole scritte nel proprio diario da un alunno della scuola agraria del 14 dicembre 1854, che ben esprimono la bellezza del nostro territorio e il valore della flora e della fauna: “Giovedì abbiamo fatta la prima escursione e siamo andati nel paesello di Biron che sorge sopra una bella altura poco lungi dalla città. Cammin facendo il Prof ci parlò diffusamente della coltivazione dei pioppi e dei salici e di altre materie agricole, e così ragionando arrivammo al palazzo della Contessa Loschi, dove ammirammo una bellissima cedraia, non che parecchie piante esotiche, tra le quali parecchie mimose, il pruno della Lusitania, più magnolie grandiflore precoci, una sofara pendula, ecc. ecc. Salimmo il colle e a metà di questo vidimo alcuni alberi sempreverdi, tra i quali il cedro del Libano, e arrivati alla sommità salimmo sopra una specie di torricella, da cui dominano estese ed irrigate praterie cinte da alti pioppi e più lontano la città di Vicenza, poi vaghe colline popolate da modesti villaggi che formano un bellissimo panorama. Lasciammo quella torre da cui contemplammo tante magnifiche vedute, scendendo per un erto sentiero coperto di foglie di quercia, essendo il colle quasi tutto vestito alberi. Colà raccogliemmo delle piante per la scuola, il Prof. c’intrattenne ragionandoci di parecchi argomenti inerenti all’agraria e specialmente sulle benefiche api e su parecchi insetti infesti all’agricoltura.” Per leggere tutta la lettera, e anche l’intervento del deputato Lioy, che registra come anche a Monteviale nel 1879 fosse stato segnalato un sciame di farfalle, CLICCARE QUI