4 novembre, giornata di commemorazione

Come da tradizione, il 4 novembre si è svolta in Piazzetta Baruffato – in forma non pubblica, causa restrizioni dovute al Covid-19 – la cerimonia per la commemorazione dei caduti di tutte le guerre, del ringraziamento ai militari in servizio, in Italia e nelle missioni internazionali all’estero, di Festa per l’Unità Nazionale. Nonostante la mestizia dell’occasione (erano presenti il Sindaco, i rappresentanti ANCR, un piccolo gruppo di Alpini) non è venuto meno il pensiero, il ricordo e l’affetto per tutti coloro che nei conflitti più diversi hanno dato la vita per la nostra nazione e per il nostro paese. Ricordiamo che Monteviale ha pagato un tributo significativo in termini di vite umane, e un plauso di merito va a chi, come l’ANCR, continua a distanza di molti anni a tenere viva la loro memoria e la ricerca di informazioni preziose. Nella cerimonia di quest’anno, la nostra comunità ha peraltro ricevuto un dono davvero importante, consegnato all’amministrazione comunale da parte di Giacomo Cegan e della moglie Babetto Elena a nome dell’ANCR di Monteviale. Si tratta di un quadro di Max Paggin, artista poliedrico dal titolo “Le compagnie della morte“. Questa la descrizione dell’opera: “<<Achille Beltrame il grande pittore di Arzignano illustrò per “La domenica del corriere” le gesta delle “compagnie della morte”. Costoro, equipaggiati con le famose corrazzette Farina, nell’acquarello dell’illustratore appaiono invincibili mentre squarciano i reticolati delle trincee avversarie . “Un anno sull’altopiano” di Emilio Lussu : nel capitolo diciassettesimo la realtà è ben diversa, equipaggiato con le corazzette un reparto è mandato verso le trincee austriache del monte Zebio. I poveri fanti verranno recuperati cadaveri con, sulle corazze squarci enormi come fossero camice di lino.>>

Opera dell’artista vicentino Max Paggin

Sotto le foto della cerimonia riportiamo il testo del Bollettino della vittoria del 04.11.1918, proclamato dal generale Armando Diaz.

 

BOLLETTINO DELLA VITTORIA
Comando Supremo, 4 Novembre 1918, ore 12
La guerra contro l’Austria-Ungheria che, sotto l’alta guida di S.M. il Re, duce supremo, l’Esercito
Italiano, inferiore per numero e per mezzi, iniziò il 24 Maggio 1915 e con fede incrollabile e tenace valore condusse ininterrotta ed asprissima per 41 mesi è vinta.
La gigantesca battaglia ingaggiata il 24 dello scorso Ottobre ed alla quale prendevano parte
cinquantun divisioni italiane, tre britanniche, due francesi, una cecoslovacca ed un reggimento
americano, contro settantatre divisioni austroungariche, è finita.
La fulminea e arditissima avanzata del XXIX corpo d’armata su Trento, sbarrando le vie della ritirata alle armate nemiche del Trentino, travolte ad occidente dalle truppe della VII armata e ad oriente da quelle della I, VI e IV, ha determinato ieri lo sfacelo totale della fronte avversaria. Dal Brenta al Torre l’irresistibile slancio della XII, dell’VIII, della X armata e delle divisioni di cavalleria, ricaccia sempre più indietro il nemico fuggente.
Nella pianura, S.A.R. il Duca d’Aosta avanza rapidamente alla testa della sua invitta III armata,
anelante di ritornare sulle posizioni da essa già vittoriosamente conquistate, che mai aveva perdute.
L’Esercito Austro-Ungarico è annientato: esso ha subito perdite gravissime nell’accanita resistenza dei primi giorni e nell’inseguimento ha perdute quantità ingentissime di materiale di ogni sorta e pressoché per intero i suoi magazzini e i depositi. Ha lasciato finora nelle nostre mani circa trecento mila prigionieri con interi stati maggiori e non meno di cinque mila cannoni.
I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli, che avevano disceso con orgogliosa sicurezza.
Armando Diaz