Nel 1993 la festa per il recupero della Fontana Donestra

Il 2023 è un anno che ci ha regalato tanti anniversari: non possiamo far passare in dimenticatoio che il 14 marzo  del 1993 ci fu la solenne inaugurazione per il recupero della Fontana Donestra, abbandonata  a sé stessa da diversi anni.

Si sa che la fontana di Via Donestra risale al XVI secolo e sembrerebbe, quindi, la più antica e duratura del paese. Nel corso del tempo furono aperte altre fontane, ma nei periodi estivi solo quella in Donestra manteneva la presenza costante di acqua.

La Fontana è stata restaurata negli anni 1992-1993, salvandola da un degrado e abbandono indecoroso, grazie a molti volontari e compaesani coordinati dal gruppo Alpini, allora molto attivo in paese. Le foto che sotto pubblichiamo testimoniano l’impegno e la generosità di tanti che si prodigarono per restituire al paese un angolo davvero affascinante, e ridare il giusto valore alla fontana, che per tanti anni ha rappresentanto un elemento fondamentale per la vita del paese.

Nel 2012 invece si celebrarono i vent’anni dai lavori di sistemazione della Fontana, e per l’occasione la rivista mensile Scarabocchio, allora stampata nel nostro paese grazie ad alcuni generosi volontari e appassionati di storia e tradizioni locali, dedicò un bellissimo numero speciale, che si può leggere integralmente CLICCANDO QUI

 

 

Pubblichiamo di seguito la poesia “Vecia Fontana de via Donestra” di Bruno Cozza

Cara fontana de la via Donestra
inbaruscà dal tempo e dal progresso
dismentegà parchè non te servivi
da quasi sinquantani.
Fontana de ricordi e d’acqua ciara,
la to fisionomia se gavea perso.
Ma ieri te go visto tuta bela
dopo el lavor dei nostri bravi alpini,
co le mimose intorno e tanti fiori
zo par le scale fin le vasche in fondo
dove le done, la matina presto
i nissioi le lavava e i panesei
so la seconda vasca pei putei.
Inbandierà te geri tuta quanta,
la musica sonava storie vece
e insieme al prete, al sindaco e i alpini
ghe gera tanta zente a inaugurarte;
zente che adesso poca ze restà,
quela de alora gnanca la metà.
Me son commosso vedarte da novo
vecia fontana de la via Donestra,
fontana de ricordi e d’aqua ciara,
quando toseto a bevar la to aqua
corevo par le scale in conpagnia
d’amissi tuti quanti in allegria.
E par la strada, on rito quel via vai
de done co’l bigòlo che passava,
i seci zigolava,
le done ciacolava
co la traversa e i socoli sui pie.
Te conosevi tute le so storie
le pene, le so ansie, le so gioie,
custode te si sta fedele e cara
in quel strussiare de la vita avara.
Adesso te si solo on monumento
cara fontana de la via Donestra
fontana de ricordi e d’aqua ciara